I regali che raccontano i campioni
Quando il valore di un dono va oltre il prezzo, dai gesti di Maradona e Platini alle tradizioni di Messi e Zidane
I regali che raccontano i campioni
Gli orologi di Maradona indossati su entrambi i polsi nascondevano una storia d'amore paterno. Quando Ronaldo il Fenomeno gli chiese perché ne portasse due, Diego rispose che erano regali delle figlie Dalma e Gianinna, "per portarle sempre con me". Alla fine della cena, Maradona si sfilò uno dei due e lo consegnò al brasiliano. Davanti al rifiuto di Ronaldo, che capiva il valore affettivo, Maradona si arrabbiò e insistette. infobae +3 "Lo custodirò per tutta la vita come ricordo della sua generosità e dell'essere umano che era", disse poi Ronaldo. Questo aneddoto, confermato dal brasiliano dopo la morte di Diego nel 2020, rivela molto più di quanto mostrassero le prodezze sul campo: dietro ai campioni ci sono padri, mariti, figli e amici capaci di gesti che vanno ben oltre il calcio. infobae
In un'epoca dove i social media documentano ogni lusso dei calciatori, le storie più toccanti riguardano regali che non si misurano in euro ma in significato. Dalle lettere d'amore scritte a mano di Zidane al mate personalizzato di Messi, dai biglietti anonimi lasciati nei calzini ai viaggi culturali per educare i figli, questi campioni hanno dimostrato che il vero valore sta nell'intenzione, non nel prezzo.
Quando un cane vale più di un trofeo
Michel Platini vide una cucciolata di Husky Siberiani nella villa torinese di Gianni Agnelli e ne rimase affascinato. Il presidente della Juventus mantenne la promessa e gli regalò uno splendido esemplare che Platini chiamò "Duff". "Mi regalò un cane, un Husky, si chiamava Duff, era bellissimo", raccontò Platini in un'intervista a Tuttosport nel 2021. TuttosportIl Giornale La storia ha un epilogo comico: quando nevicò a Nancy, in Francia, Duff - che teoricamente dovrebbe amare il freddo - corse in casa per scaldarsi davanti al camino. Platini chiamò Agnelli scherzando: "Credo che Lei mi abbia mandato un husky taroccato!" Il Giornale
Questo regalo simboleggiava l'amicizia che andava oltre il rapporto presidente-giocatore. Anni dopo, per il settantesimo compleanno di Agnelli, Platini contraccambiò regalandogli il suo primo Pallone d'Oro (1983) durante una cena esclusiva da Maxim's a Parigi, con Henry Kissinger e la figlia di Pablo Picasso tra gli invitati. 90minTuttosport Il biglietto allegato recitava: "Questa è l'unica cosa che Lei non potrà mai avere". Quando Agnelli chiese se fosse tutto d'oro, Platini rispose con il suo caratteristico humour: "Scherza, Avvocato? Se fosse stato tutto d'oro me lo sarei tenuto!" Tuttosport +2 Per Platini fu un gesto di gratitudine e riconoscenza: "La Juventus mi ha reso grande, mi ha fatto conoscere nel mondo, giusto che lo donassi al capo".
Agnelli ricambiò anni dopo con un piccolo pallone fatto di platino vero per i quarant'anni di Platini. musanews Ma come disse il francese: "Il vero regalo fu il pensiero, non si era dimenticato". 90minTuttosport
Le margherite nei calzini del papà
Nel 1989, la piccola Dalma Maradona, appena due anni, mise delle margherite nei calzini da calcio del padre mentre lui sedeva su un pallone. Infobae Quella fotografia divenne iconica dopo la morte di Diego, rappresentando la tenerezza di un campione capace di fermarsi per questi momenti. Infobae Dalma creò poi una canzone intitolata "Margaritas" su questo ricordo: "Ti porto le margherite per decorare i calzini del giocatore". InfobaeInfobae
Nel 2019, per il cinquantanovesimo compleanno di Maradona in Messico, Dalma e Gianinna gli regalarono una scatola di legno contenente cimeli di famiglia: rosari e oggetti religiosi di Doña Tota (la madre di Diego), effetti personali di Don Diego (il padre), candele dei familiari e un'incisione che recitava: "Babu, ovunque tu sia, sarai sempre nei nostri cuori... quando ne avrai bisogno" e "Grazie Babu". Questi regali mostrano come per Maradona il legame familiare fosse tutto.
Nel 1980, quando iniziò ad avere successo con gli Argentinos Juniors, Diego comprò una casa a Villa Devoto per i genitori. El Español Dichiarò che quella casa non avrebbe mai dovuto essere venduta perché era il santuario dove la famiglia si riuniva. Infobae Dopo la sua morte, le sorelle espressero dolore per il fatto che dovesse essere venduta nonostante i suoi desideri. Infobae
Zidane e l'arte perduta della scrittura a mano
In un'intervista a Madame Figaro nell'ottobre 2024, Zinedine Zidane rivelò una pratica romantica che mantiene da decenni: scrivere biglietti d'amore a mano per sua moglie Véronique. "Mi piace scrivere piccoli biglietti a mia moglie", confessò. "Diventa quasi originale oggi perché con il telefono non si ha più la tendenza a scrivere. Eppure, un biglietto scritto a mano fa sempre effetto e dà piacere. Ammetto che la mia calligrafia non è la più bella, né la più fantastica, ma non importa. L'importante è il gesto e ciò che ci metti dentro".
Quando gli chiesero se fosse romantico, rispose: "Sì, ma con mia moglie!" purepeople I due si sono conosciuti quando lui aveva 17 anni e lei 18, al Foyer des Jeunes Travailleurs di Cannes nel 1989, e si sono sposati nel 1994. The Famous PeoplePurepeople Per il venticinquesimo anniversario nel 2019, Zidane postò una foto con un mazzo di fiori e il messaggio "Buon anniversario, amore mio!". All Football Nel giugno 2024, per i trent'anni, rinnovarono i voti con una cerimonia intima dove Véronique indossava un abito bianco e i loro quattro figli vestivano completi coordinati. HOLA! +2
Ma la filosofia di Zidane sui regali si estende anche ai figli Enzo, Luca, Théo ed Elyaz. Nel libro "Zidane" di Frédéric Hermel (2019), il campione spiegò: "Evito di aggiungere altro. Le loro condizioni di vita, questa splendida casa con piscina, sono già davvero buone. I bei viaggi... È già un regalo magnifico! Amomama Quindi per Natale, per i compleanni, con Véronique facciamo il minimo. Non è il caso di viziarli". La sua paura più grande: "I miei figli non hanno una vita come gli altri. Ho paura che diventino dei piccoli stronzi. Voglio che diventino brave persone". Amomama
Messi e il regalo che si fa sul campo
Cristian Tello, compagno di squadra al Barcellona, diventò padre nel 2012. Invece di un regalo tradizionale per il neonato, Messi gli promise "un regalo sul campo". Durante Barcellona-Levante nei quarti di finale di Coppa del Re, Messi fornì quattro passaggi perfetti che portarono Tello a segnare una tripletta. Dopo la partita, quando Tello si avvicinò per ringraziarlo, Messi disse: "Dammi il pallone". Lo firmò con il nome del figlio di Tello e aggiunse: "Questo è il regalo per tuo figlio". SportsInfo
Tello raccontò: "Non riuscivo a trovare le parole per esprimere la mia gratitudine. Un regalo a modo suo, nel posto che ama e dove rende facile ciò che è difficile". SportsInfo Questo aneddoto dimostra il modo unico e personale di Messi di mostrare affetto: attraverso il suo talento sul campo.
Nella vita quotidiana, Messi mantiene tradizioni romantiche con Antonela Roccuzzo. Ogni 14 febbraio le regala rose rosse e palloncini a forma di cuore, una tradizione che continua dal 2025 secondo le foto condivise sui social. TUDNCaras Per la Festa del Papà nel 2021, Antonela ordinò dall'artigiano argentino Gastón Grassi un mate personalizzato con i nomi di Antonela, Thiago, Mateo e Ciro incisi, oltre agli stemmi di Barcellona, Newell's, la nazionale argentina e il PSG. Messi scelse personalmente ogni elemento di design tramite messaggi audio inviati tramite Antonela, cambiando la vita dell'artigiano che passò da un piccolo business familiare a 138.000 follower su Instagram. lanacionLA NACION
Quando arrivò all'Inter Miami nel 2023, Messi regalò cuffie Beats By Dre personalizzate rosa e nere con il logo del club a tutti i compagni di squadra dopo la prima partita. HOLA! Un gesto di benvenuto che mostrava il suo spirito di squadra e apprezzamento.
Cristiano e il debito con la madre
La madre di Cristiano Ronaldo, Dolores Aveiro, vendette i suoi gioielli per comprargli il primo paio di scarpe da calcio quando era bambino. Lavorava sette giorni su sette, facendo turni notturni come donna delle pulizie, e andava a letto affamata per sfamarlo. Mothers Always Rightmothersalwaysright Questa storia dell'infanzia influenza profondamente il modo in cui Cristiano ora la onora con regali.
Per il suo sessantanovesimo compleanno a Capodanno 2023, le regalò una Porsche Cayenne del valore di oltre 500.000 euro. Il video mostra Cristiano Jr. che accompagna la nonna al garage dove l'auto aveva un enorme fiocco rosso. Lei si commosse e abbracciò il nipote. Supercar Blondie +3 La sorella Katia postò: "Se lei è felice, è perché suo figlio si ricorda di lei e non per il valore del regalo. Onora tuo padre e tua madre e i tuoi giorni sulla terra saranno lunghi". All Football +3
Nel maggio 2020, durante la Festa della Mamma, le regalò una Mercedes-Benz GLC Coupé da oltre 100.000 euro, regalo coordinato da tutti i fratelli HELLO! dopo che Dolores si era ripresa da un ictus nel marzo 2020. Goal.com EspañaTelemundo Nel 2015, per i suoi 61 anni, le diede una Porsche Boxster bianca. HOLA!Infobae Ma oltre alle auto di lusso, nel 2009 Ronaldo donò 100.000 euro all'ospedale di Madeira che aveva salvato la vita di sua madre durante la sua battaglia contro il cancro, specificamente per costruire un centro oncologico sull'isola. UR. Cristiano FCWikipedia
Nonostante la ricchezza, Cristiano vive con sua madre. Come ha dichiarato: "Mia madre mi ha cresciuto sacrificando la sua vita per me. Andava a letto affamata per sfamarmi. Non avevamo soldi". Mothers Always Rightmothersalwaysright
Nel 2016, dopo aver vinto Euro 2016, Cristiano ricevette la Scarpa d'Argento UEFA (3 gol, 3 assist) ma non giocò la finale a causa di un infortunio. Diede la scarpa a Nani come gratitudine per aver guidato il Portogallo alla vittoria in sua assenza. Un riconoscimento del fatto che Nani era intervenuto quando CR7 non poteva giocare.
Ronaldinho e il numero della madre
Quando Ronaldinho firmò per l'Atlético Mineiro nel 2012, scelse di indossare la maglia numero 49. Non era una scelta casuale: il numero rappresentava l'anno di nascita di sua madre Miguelina (1949), che in quel periodo stava combattendo contro il cancro. WikipediaSuperesportes Il suo preferito numero 10 era già preso dal compagno Guilherme, ma il 49 divenne un tributo pubblico costante durante ogni partita.
La scelta commosse così tanto i tifosi dell'Atlético Mineiro che crearono uno striscione gigante allo stadio Independência con foto di Ronaldinho e sua madre e il messaggio "Fé em Deus" (Fede in Dio) prima di una partita contro il Grêmio il 23 settembre 2012. Ronaldinho era visibilmente commosso prima del match. Superesportes Gli entomologi brasiliani nominarono persino una nuova specie di ape "Eulaema quadragintenovem" (quarantanove in latino) in suo onore nel 2012, notando specificamente: "il numero onora la maglia di Ronaldinho all'Atlético Mineiro, scelta come omaggio a sua madre, nata nel 1949". Wikipedia
Quando Dona Miguelina morì il 20 febbraio 2021 a 71 anni per complicazioni da COVID-19, dopo essere stata ricoverata da dicembre 2020, Jornal OpçãoSuperesportes Ronaldinho creò e registrò una canzone tributo dedicata a lei, rilasciata intorno al suo compleanno a marzo 2021 attraverso la sua etichetta discografica "Tropa do Bruxo". Infobae +4 "Nel mio compleanno ho avuto la fortuna di registrare un tributo a mia madre, un video tributo per lei, l'unica, la mia regina. Presto sarà su tutte le piattaforme digitali, spero che vi piaccia perché per me sarà sempre indimenticabile. Tropa do Bruxo, Ronaldinho e il Brasile che cantano insieme affinché mia madre ascolti dal cielo". TUDN
Suo padre João era morto nel 1989 quando Ronaldinho aveva solo 8 anni, MY HERO rendendo il legame con la madre ancora più forte. Football Biography +2 Dopo la sua morte, postò un'immagine nera su tutti i social in segno di lutto e scrisse: "Mia madre è stata un'ispirazione di forza e gioia per tutti coloro che la conoscevano e continuerà ad esercitare la sua luce nelle nostre vite per sempre". Infobae
Ronaldo e i figli che non giocano a calcio
Ronaldo il Fenomeno ha quattro figli da relazioni diverse, Duke UniversityGuide Achat Gamer ma ciò che colpisce è il suo sostegno alle loro scelte individuali, anche quando si allontanano dal calcio. Il figlio maggiore Ronald decise di diventare DJ invece che calciatore. Durante una diretta streaming con Beckham nel 2020, Ronaldo scherzò: "È colpa mia, mettevo sempre i CD a tutto volume".
Nel 2022, Ronald fece il DJ per 60.000 tifosi al Cruzeiro (il club di cui il padre è proprietario) prima della partita decisiva per la promozione. Ronaldo guardava orgoglioso dagli spalti. Questo sostegno alla passione per la musica del figlio, invece di forzarlo a seguire le sue orme calcistiche, mostra una paternità moderna e attenta.
Anche il secondo figlio Alexander, 19 anni, è appassionato di boxe, non di calcio. Ronaldo ha sostenuto il suo trasferimento a New York per studiare e allenarsi nella boxe. Nel 2025, Ronaldo portò tutti e quattro i figli (Ronald, Alexander, Maria Sophia, Maria Alice) e sua moglie Celina Locks in un viaggio culturale in Asia, visitando Giappone e Corea, con templi, palazzi e mercati Mix Vale - concentrandosi sull'arricchimento educativo e culturale piuttosto che su regali materiali.
Baggio e il regalo che cambiò tutto
Nel 1987-1988, Roberto Baggio attraversava il periodo più buio della sua vita dopo un grave infortunio al ginocchio a 18 anni alla Fiorentina che minacciava la sua carriera. Il suo amico e compagno di squadra Maurizio Boldrini gli parlò del Buddismo e della Soka Gakkai International. GoalsoulSportiva Mens Baggio descrive questo come "il grande regalo" (il grande regalo) che trasformò completamente la sua vita. sgi-italiaIstituto Buddista Italiano Soka Gakkai
In un'intervista del 2021 a sgi-italia.org, dichiarò: "il grande regalo che il mio amico Maurizio Boldrini mi ha fatto parlandomi del Buddismo, che ha completamente cambiato il mio modo di vedere le difficoltà". Baggio ha praticato il Buddismo quotidianamente per oltre 33 anni: "Non ho mai smesso un giorno di fare Gongyo e Daimoku". sgi-italia +2
Nel 1993, Baggio incontrò per la prima volta il suo maestro buddista Daisaku Ikeda a Tokyo, poco prima di partire per i Mondiali del 1994. Giannella Channel L'incontro fu così commovente che Baggio pianse per due ore guidando verso casa dopo. "Non riuscivo a smettere. Non so cosa sia uscito da me. Era un pianto infinito, continuo. Anche dopo 27 anni, faccio fatica a capire cosa significasse. Credo fosse la grandezza della sua vita che per alcuni secondi si è connessa con la mia". sgi-italia
Ikeda gli disse una profezia: "Vincerai o perderai la Coppa del Mondo nell'ultimo secondo" - che si avverò con il rigore sbagliato. sgi-italiaIl Riformista Come gesto di gratitudine e discepolato, Baggio regalò a Ikeda la sua maglia numero 10 della nazionale italiana durante quell'incontro. giannellachannelGiannella Channel
Il 18 febbraio 2017, per il suo cinquantesimo compleanno, invece di una celebrazione glamour, Baggio scelse di visitare la città di Amatrice, devastata dal terremoto del 24 agosto 2016 che uccise 298 persone. I video lo mostrano camminare tra le rovine, piangere e incapace di parlare. Disse di voler "vedere cosa si può fare" per aiutare. Mediummedium Come buddista praticante la compassione, questo atto esemplifica il suo impegno ad aiutare gli altri. Nel 2002 ha fondato una propria organizzazione no-profit focalizzata su istruzione, sanità e soccorso in caso di catastrofi per individui emarginati e svantaggiati. Breaking The Lines
Conclusioni: il valore invisibile dei gesti
Questi campioni hanno dimostrato che i regali più preziosi non si trovano nelle gioiellerie di lusso ma nei gesti quotidiani di amore, rispetto e memoria. Dalle margherite nei calzini di Maradona ai biglietti scritti a mano di Zidane, dal numero 49 di Ronaldinho alla filosofia minimalista di Zidane con i figli, emerge un ritratto umano molto diverso dall'immagine pubblica dei multimilionari dello sport.
Il filo conduttore è la gratitudine: Cristiano che onora i sacrifici della madre, Platini che ricambia l'opportunità datagli dalla Juventus, Messi che celebra la famiglia attraverso oggetti personalizzati, Ronaldo che sostiene le passioni individuali dei figli anche quando si allontanano dal calcio. C'è anche la spiritualità: il "regalo" del Buddismo che salvò Baggio, le visite alle vittime del terremoto, la donazione di midollo osseo di Cristiano.
Questi aneddoti rivelano una verità fondamentale: dietro ai gol, ai dribbling e ai trofei ci sono esseri umani che misurano il loro successo non solo in Palloni d'Oro ma nella capacità di mantenere legami autentici con chi amano. I loro regali più significativi non sono quelli che costano di più, ma quelli che dicono "ti vedo, ti ricordo, ti porto con me". Come disse Maradona rimuovendo l'orologio della figlia per darlo a Ronaldo: a volte il dono più grande è proprio la capacità di condividere ciò che ci è più caro.